Arresto dei carabinieri, foto generica (non si riferisce al fatto di cronaca di specie)
Ci sono anche preti e parroci della provincia di Brescia tra quelli che sono stati truffati da una banda di finti restauratori sgominata nelle scorse che, dal 2015 ad oggi, aveva messo a segno più di cento colpi in tutta Italia.
L’operazione, denominata Res Eccleasiae, è stata condotta dai Comandi Provinciali dei Carabinieri di Pordenone, Bergamo, Varese, Brescia e Roma con il supporto del Secondo Nucleo Elicotteri di Orio al Serio. Attraverso le indagini, gli inquirenti hanno ricostruito il modus operandi della banda che inizialmente proponeva prezzi piuttosto convenienti per opere di restauro, salvo poi chiedere somme ingenti al momento della consegna dei pezzi restaurati. I malviventi, quando i preti si rifiutavano di pagare quanto richiesto, minacciavano di non restituire i beni oppure di informare la Curia e la Soprintendenza.
Le indagini hanno permesso di scoprire che i componenti della banda potevano condurre una vita agiata acquistando terreni e macchine di lusso, organizzando costose vacanze e feste sfarzose. Inoltre quattro di loro percepivano il reddito di cittadinanza. Delle otto persone raggiunte dai carabinieri tre sono finite in carcere, tre non possono lasciare il comune di residenza e due sono ai domiciliari.
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