Se non è il lockdown, ci siamo comunque vicini. E torna la tanto odiata certificazione. E’ quanto stabilisce l’ordinanza firmata dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e dal ministro della Salute Roberto Speranza, che di fatto istituisce il coprifuoco in tutta la Lombardia – dunque anche nel Bresciano -dalle 23 alle 5 di mattina. Un provvedimento che si somma alla chiusura dei centri commerciali nelle intere giornate di sabato e domenica. E al divieto di vendere alcolici da asporto dopo le 18.
L’ordinanza, salvo proroghe o nuove decisioni, vale fino al 13 novembre. Fino a quel giorno non si potrà uscire di casa dopo le 23 e fino alle 5 di mattina. In quella fascia di orario sono consentiti solo gli spostamenti per “comprovate esigenze lavorative situazioni di necessità e urgenza e motivi di salute”. Si tratta comunque di un orario flessibile, perché “è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza”. Dunque – salvo diverse interpretazioni – non si sarà multati se si sale in auto on in treno alle 23 per tornare a casa, indipendentemente dalla durata del viaggio.
Sì, ma soltanto se ci si trova fuori dalla propria abitazione in un orario compreso tra le 23 di sera e le cinque di mattina del giorno successivo. Nell’autocertificazione (che potete scaricare qui), come durante il lockdown, bisognerà indicare le ragioni dello spostamento (comprovate esigenze lavorative / situazioni di necessità e urgenza / motivi di salute).
Le multe per chi viene trovato fuori casa senza valida giustificazione (e senza autocertificazione compilata) vanno da 400 euro a 3.000 euro in caso di violazione dell’ordinanza regionale.
La normativa regionale non dice nulla a riguardo, se non quanto stabilito in precedenza. Dunque possono rimanere aperte le attività al pubblico essenziali e quelle escluse dai precedenti divieti del governo (come i bar delle autostrade e via dicendo, se lo ritengono). Rimane però l’obbligo di trovarsi fuori casa solo per i motivi di cui sopra.
Entreranno in vigore domani, giovedì 22 ottobre con efficacia fino a venerdì 13 novembre, due nuove ordinanze riguardanti il territorio della Lombardia.
La prima, firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, d’intesa con il presidente della Regione, Attilio Fontana, d’accordo con i sindaci dei Comuni capoluogo di provincia e della Città metropolitana, prevede la limitazione agli spostamenti dalle ore 23.00 alle ore 5.00 salvo comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza o salute.
La seconda dispone ulteriori misure restrittive di cui alcune correlate all’adozione della suddetta Ordinanza e porta la firma
del governatore Attilio Fontana d’intesa con i sindaci di Bergamo Giorgio Gori; di Brescia, Emilio Del Bono; di Como Mario Landriscina; di Cremona Gianluca Galimberti; di Lodi Sara Casanova; di Lecco Mauro Gattinoni; di Mantova Mattia Palazzi; di Milano Giuseppe Sala; di Monza Dario Allevi; di Pavia Fabrizio Fracassi; di Varese Davide Galimberti; di Sondrio Marco Scaramellini, con il presidente di Anci Lombardia, Mauro Guerra e con il presidente di Unione Provincie Lombarde Vittorio Poma.
Nell’Ordinanza è previsto che ‘I gestori e gli organizzatori delle attività economiche e sociali programmano le medesime al fine di garantire il rispetto da parte del pubblico, dei clienti ed utenti di quanto stabilito dall’Ordinanza del Ministro della Salute d’intesa con il Presidente della Regione del 21 ottobre 2020’.
L’Ordinanza in sintesi dispone:
– limitazioni alle aperture delle grandi strutture di vendita e dei centri commerciali nei fine settimana
– misure per prevenire l’affollamento all’interno degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e degli esercizi commerciali al dettaglio
– divieto di svolgimento delle fiere di comunità e delle sagre.
In relazione all’Ordinanza già in vigore dal 16 ottobre, è stato inoltre deciso che:
– per lo sport di contatto dilettantistico restano sospese gare e competizioni locali, provinciali e regionali. Possono, invece, essere svolti gli allenamenti in forma individuale a condizione che siano osservate le misure di prevenzione dal contagio.
– le scuole secondarie di secondo grado devono realizzare dal 26 ottobre le proprie attività in modo da assicurare il pieno svolgimento della didattica a distanza per lezioni mediante la didattica a distanza.
– sono altresì previste una serie di misure anti-assembramento.
LIMITAZIONI AGLI SPOSTAMENTI IN ORARIO NOTTURNO
DISPOSIZIONI FINALI
Il provvedimento – si legge nell’ordinanza – fa seguito ‘all’evolversi della situazione epidemiologica, del carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e dell’incremento dei casi sul territorio nazionale’ e in considerazione del fatto che ‘la Commissione indicatori Covid Regione Lombardia ha evidenziato che al 31 ottobre – secondo la curva degli ultimi giorni – è plausibile che ci siano mediamente 594 (range da 434 a 815) ricoverati in Terapia intensiva e fino a 4.000 non in terapia intensiva’.
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I gestori e gli organizzatori delle attività economiche e sociali programmano le medesime al fine di garantire il rispetto da parte del pubblico, dei clienti ed utenti di quanto stabilito dall’Ordinanza del Ministro della Salute d’intesa con il Presidente della Regione del 21 ottobre 2020.
– Limitazioni alle aperture delle grandi strutture di vendita e dei centri commerciali nei fine settimana.
Nelle giornate di sabato e domenica è disposta la chiusura delle grandi strutture di vendita nonché degli esercizi commerciali al dettaglio presenti all’interno dei centri commerciali. La disposizione di cui al precedente periodo non si applica alla vendita di generi alimentari, nonché alle farmacie e parafarmacie e altre categorie merceologiche.
– Misure per prevenire l’affollamento all’interno degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e degli esercizi commerciali al dettaglio
– Divieto di svolgimento delle fiere di comunità e delle sagre
– Modifiche dell’Ordinanza n. 620 del 16 ottobre 2020)
Misure anti-assembramento
– Sport di contatto dilettantistici
– Misure di prevenzione in ordine alle attività scolastiche
Le attività di laboratorio possono continuare ad essere svolte in presenza.
Si raccomanda che i dirigenti degli istituti scolastici organizzino e differenzino gli ingressi a scuola; a tal fine gli Uffici di ambito territoriale (UAT), in raccordo con gli Uffici scolastici regionali (USR), assicurano lo stretto coordinamento con le Agenzie del TPL ed i sindaci degli ambiti di riferimento. (LNews)
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