Alla faccia dei negazionisti. Negli ultimi giorni, in Lombardia e nel Bresciano, si assiste a una vera e propria impennata di casi di Coronavirus. Crescono i tamponi, certo, ma cresce anche il tasso di contagio, che ha superato il 6 per cento in Lombardia. Contro l’1 per cento di poche settimane fa.
I casi assoluti, poi, sono in forte aumento anche nel Bresciano. Ats e Regione non diffondono i dati dei tamponi su base locale, ma solo quelli dei contagi. Numeri, dunque, difficilmente interpretabili. Ma numeri in forte ascesa. A luglio, nel Bresciano, i contagi giornalieri erano stati dai 6 ai 19, ad agosto da 2 a 73 (un picco anomalo, il secondo dato più elevato era stato 44), a settembre da 17 a 41. A ottobre, invece, si va dai 20 contagi giornalieri minimi agli 81 di ieri, quando si sono registrati anche due morti (a Gardone Valtrompia e Prevalle). Negli ultimi giorni si viaggia su una media almeno quattro volte superiore rispetto a luglio.
Numeri che fanno molta paura, perché il picco dei contagi – come per l’influenza – è previsto fra dicembre e febbraio.
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