“Abbiamo depositato in Commissione Trasporti e Infrastrutture di Regione Lombardia, la richiesta di audire, con urgenza, l’Amministratore Delegato di Trenitalia, affinché dia contezza delle ragioni che hanno portato la Società a ridurre, drasticamente, il servizio di AV nella stazione di Desenzano, abbandonando un intero territorio”.
A dirlo, in una nota, sono Alessandro Mattinzoli (assessore regionale e Coordinatore provinciale del Partito Forza Italia), Claudia Carzeri (presidente della Commissione Regionale Trasporti, direttamente coinvolta nella trattazione di questa delicata questione), Gabriele Barucco e Simona Tironi, consiglieri regionali e membri del direttivo provinciale forzista.
“La nostra richiesta – si legge nel comunicato congiunto – deriva dalla totale mancata considerazione del polo ferroviario di Desenzano come strategico per il servizio di Alta Velocità, sebbene serva un territorio, quello gardesano, che fruisce del servizio sia per recarsi nei limitrofi capoluoghi di Provincia, Brescia e Verona, che per raggiungere la Città di Milano, luogo di lavoro di molti bresciani. Il nostro partito, da sempre portavoce delle esigenze dei lavoratori e promotore dello sviluppo infrastrutturale, non può esimersi dal cercare un confronto diretto con l’AD, al quale porteremo le nostre istanze e richieste affinché riveda, rapidamente, questa scelta. Una scelta di cui non solo non sono state spiegate le ragioni ma che appare quanto mai in controtendenza: l’attuale emergenza sanitaria dovrebbe infatti incentivare la riduzione di assembramenti sia nelle stazioni che sui treni. I pendolari che prima usufruivano del servizio si trovano ora o ad affollare la stazione bresciana o a usufruire dei treni regionali, già compromessi nel numero dei passeggeri che lo utilizzano quotidianamente, pagando in termini di qualità del servizio”.
“In qualità di Presidente della Commissione Trasporti – conclude Carzeri – mi farò portavoce con i colleghi, a partire dall’ufficio di presidenza, per condividere questa necessità e per programmare, al più presto, l’audizione”.