Coronavirus, mascherina, foto generica da Pixabay
Il nuovo Dpcm per fermare la diffusione del contagio da Coronavirus è in vigore e prevede una serie di nuove, importanti, restrizioni alla quotidianità degli italiani. Di seguito passiamo in rassegna le principali novità del decreto firmato ieri dal premier Conte e dal ministro Roberto Speranza. Le prescrizioni, lo ricordiamo, saranno valide per 30 giorni.
La mascherina è obbligatoria al chiuso e anche all’aperto. Va sempre portata con sè, tranne che in casa e nei luoghi aperti “in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi”. Non va portata, inoltre, se si fa attività sportiva (corsa o bici) anche blanda. Mentre va indossata per la semplice attività motoria.
Per sintomatici e asintomatici l’isolamento è ridotto a 10 giorni. Per gli asintomatici – prima di tornare “liberi” – andrà fatto un test molecolare con esito positivo, mentre per i sintomatici il tampone potrà essere effettuato al termine del periodo e dopo tre giorni senza sintomi. Mentre i positivi a lungo termine potranno comunque interrompere la quarantena 21 giorni dopo la scomparsa dei sintomi. Rimane l’isolamento di 14 giorni per i contatti (10 con il test) dei positivi sintomatici.
Il decreto prevede il divieto di feste private al chiuso o all’aperto, ma stabilisce anche il massimo di 30 persone per cerimonie, compresi funerali e ricevimenti che seguono ai matrimoni (un nuovo, duro, colpo per il settore dei ristoranti, già provato dal Covid-189). Per le cene o le festine tra parenti, ferme le altre disposizioni, c’è soltanto la “forte raccomandazione” a non superare le sei persone compresenti. Dunque nessun nuovo vincolo rispetto a quelli già vigenti.
Ristoranti e bar dovranno chiudere alla mezzanotte. In qualsiasi caso dalle 21 sarà vietato consumare in piedi. Le discoteche rimangono chiuse, anche all’aperto. A Brescia, inoltre, resta in vigore l’ordinanza comunale, che ha come limite le 20 per la consumazione d’asporto.
Continuano, con le prescrizioni precedenti, congressi e fiere. Per gli spettacoli e i concerti rimangono in vigore il limite di 200 persone al chiuso e 1000 all’aperto. Ma le Regioni epossono stabilire, d’intesa con il Ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi. Per gli eventi sportivi vi rimandiamo alla voce SPORT, di seguito.
Saranno vietate nuovamente le gite scolastiche.
Sono vietati gli sport di contatto a livello amatoriale. Dunque stop alle partite di calcetto tra amici, oltre che agli sport di combattimento di tutti i tipi. Ma sono consentite le attività di società professionistiche, associazioni e società dilettantistiche riconosciute dal Coni e dal Comitato paralimpico. Per le competizioni sportive il pubblico è ammesso nella percentuale di riempimento del 15% rispetto alla capienza dell’impianto, e comunque fino a un massimo di 1000 persone.
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