Certezze non ce ne sono. E la speranza di chi le voleva bene è certamente quella che Iuschra sia viva e al sicuro, non in mani crudeli. Ma purtroppo ogni giorno che passa il lume della positività affievolisce la sua fiamma e la notizia delle ultime ore non aiuta a tenerlo acceso. Nella mattinata di ieri, infatti, un cacciatore ha trovato un cranio – verosimilmente umano – nei boschi di Serle, sull’altopiano delle Cariadeghe.
Secondo quanto riportano diverse fonti apparterebbe a un individuo non adulto. Una circostanza che ha rimandato alla mente di molti la tragedia di Iuschra Gazi, la bambina autistica di origine bengalese scomparsa il 19 luglio del 2018 mentre era in una gita con altri bambini seguiti dai volontari del Fobap. Il luogo del macabro ritrovamento non sarebbe lontano da lì.
Ora si attendono le risposte delle analisi scientifiche (due anni fa era stato fatto un altro ritrovamento, su cui non si sa molto). La speranza è che non sia la 12enne. Ma anche in quel caso si tratterebbe di un dramma su cui far luce.
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