Sottopassi, piste ciclopedonali, diramazioni, prolungamenti, ma anche rifacimento di reti dei servizi: i lavori previsti per le opere complementari del progetto Tav a Brescia sono diversi e seppur necessari allo scopo metterebbero a soqquadro una buona parte della città.
Per questo ora la giunta Del Bono, attraverso un gruppo specifico che vi ha lavorato, si permette di chiedere un rinvio dei cantieri al 2024, dopo che Brescia sarà stata capitale della cultura insieme a Bergamo, nel 2023. In quell’anno, infatti, avere la città invasa da lavori potrebbe rappresentare una difficoltà per i tanti turisti che vorranno visitare l’area urbana ma anche la provincia.
La richiesta è stata espressa al Ministero di infrastrutture e trasporti (Mit), aggiungendo tutte le osservazioni necessarie affinchè il progetto di riqualificazione delle linee ferroviarie possa essere vantaggioso per i cittadini bresciani, con lo scopo di realizzare a Brescia un importante ed efficiente snodo ferroviario strategico.
L’ultima parola ora spetta al Mit.
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