In patria ha ucciso un uomo e per questo era ricercato. In Italia faceva una vita “normale”: nel 2014 aveva ottenuto un permesso di soggiorno per “protezione sussidiaria” a Viterbo, poi si era trasferito a Brescia ed aveva avviato le pratiche per un permesso che gli avrebbe consentito di lavorare. Ma gli è andata male.
Protagonista della vicenda è un 27enne pakistano – in Italia come rifugiato politico – che nel 2018 era stato colpito da un ordine di arresto internazionale del tribunale di Bhawal per omicidio volontario. Quando il giovane si è presentato all’Ufficio immigrazione della Questura per lui sono subito scattate le manette ai polsi. Ora verranno avviate le procedure per l’estradizione.
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