“L’abolizione totale del superticket su tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali che in gran parte del Paese scatterà domani, 1 settembre, in base alle prescrizioni nazionali, in Lombardia è partita sei mesi fa, il 1° marzo. Siamo stata la prima Regione in assoluto a prevederne l’azzeramento”.
Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, ricordando l’attuazione della misura prevista dalla manovra Finanziaria regionale 2020 e attuata attraverso una delibera che la Giunta ha approvato lo scorso febbraio.
“Per anticipare l’entrata in vigore dell’esenzione dal 1°marzo anziché dal 1° settembre – ha spiegato l’assessore – la Regione Lombardia aveva stanziato 54 milioni di euro di risorse autonome. Un beneficio rivolto a tutti i lombardi nella direzione di alleggerire il più possibile il costo delle compartecipazioni ai servizi socio sanitari, garantendo loro nel contempo cure di assoluta eccellenza”.
IL PERCORSO VERSO L’ABOLIZIONE – Con la Delibera n. 162 del 29/05/2018 la Giunta regionale aveva già dimezzato il superticket sanitario passando da un massimo di 30 euro ad uno di 15 aggiuntivi a prestazione. La misura ha interessato 1,5 milioni di cittadini lombardi con uno stanziamento di 20 milioni di euro che si aggiungevano ai 70 che la Regione Lombardia già sosteneva per le esenzioni aggiuntive rispetto a quelle nazionali.
Attraverso la Delibera 2085 del 31/07/2019, al fine di supportare condizioni di potenziale vulnerabilità che coniugano reddito medio basso con la presenza in famiglia di soggetti di minore età o soggetti disabili, la Giunta regionale aveva esentato dal superticket – grazie ad uno stanziamento di 10.456.000 euro – 625.000 cittadini che si trovavano nelle seguenti situazioni:
• nuclei familiari fiscali con reddito compreso fra 18.000 e 30.000 euro con almeno un minore presente nel nucleo (circa 315.000 nuovi esenti)
• nuclei familiari fiscali con reddito fra 30.000 e 70.000 euro con almeno due minori presenti nel nucleo (circa 260.000 nuovi esenti)
• nuclei familiari fiscali con reddito fino a 90.000 con un soggetto affetto da una delle seguenti esenzioni per invalidità:G01, G02, L01, L02, S01, S02, C01, C02, C03, C04, C05, C06 (circa 50.000 nuovi esenti).
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