Tragedia nelle acque del lago di Garda: sabato pomeriggio, infatti, un 22enne di origine senegalese è morto annegando nelle acque del Benaco per cause ancora da chiarire.
Erano circa le 14.30 e Modou Ndiaye (che lavorava come operaio in un’azienda del settore trasporti) si trovava con alcuni amici a Desenzano: avevano affittato un pedalò alla spiaggia Feltrinelli ed erano usciti in acqua per una “gita”.
Il giovane – secondo la prima ricostruzione – avrebbe deciso comunque di buttarsi in acqua anche se non sapeva nuotare: a restare a galla avrebbe dovuto aiutarlo il giubotto salvagente consegnatogli dal noleggiatore, ma quando è arrivato in acqua il giovane ha iniziato ad annaspare ed è sprofondato nel lago, senza che nessuno potesse aiutarlo.
L’allarme dato dagli amici non è servito a nulla, purtroppo. Il suo corpo è stato trovato dopo lunghe ricerche (impegnati volontari, Vigili del fuoco, Protezione civile, Guardia costiera, Polizia locale e Carabinieri), passate circa tre ore.
Ora restano le domande. Perché Modou si è tuffato se non sapeva nuotare? Il giubbotto era indossato correttamente o no? Quali sono le cause del decesso: un malore, una congestione o un annegamento “da panico”? Le risposte a chi di dovere, anche se – in qualsiasi caso – non serviranno a spegnere il dolore.
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