E’ stato condannato in primo grado a 4 anni di carcere – contro i 6 anni e 6 mesi chiesti dal pubblico ministero – il 26enne italo marocchino originario di Gavardo che si era arruolato nelle file dell’Isis ed era per questo accusato di terrorismo internazionale.
Il giovane (che ha vissuto anche a Piadena e Canneto) nel 2013 aveva lasciato l’Italia per raggiungere la Germania con i familiari e da lì, nel 2015, si era recato in Siria per diventare un foreign fighter e combattere con l’Isis. In precedenza si era sposato con una giovane di nazionalità tedesca da cui aveva avuto tre figli, che ancora vivono con la madre in Turchia.
Il 26enne era stato arrestato nel 2018 dal fronte curdo-siriano e – dopo dieci mesi di prigionia, nel 2019 – era stato riportato in Italia. Proprio in quel periodo aveva rilasciato un’intervista a Porta a Porta in cui aveva confessato di essere stato un terrorista, salvo successivamente smentire tutto.
La difesa ha contestato la ricostruzione della pubblica accusa, affermando che il giovane non avrebbe mai partecipato direttamente ad azioni di terrorismo. Ma il gup non ha creduto a questa versione, condannandolo a quattro anni con rito abbreviato.
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