E’ polemica a Rovato per il consiglio comunale convocato per questa sera alle 19.17. Il presidente della seduta, l’ex sindaco-sceriffo Roberto Manenti, ha deciso infatti di chiudere l’aula ai giornalisti e al pubblico, senza autorizzare nemmeno la diretta streaming.
“La seduta è pubblica ed avrà luogo presso la Sala Civica del Foro Boario (piazza Garibaldi), si comunica inoltre che la seduta si terrà a porte chiuse con l’esclusiva presenza dei consiglieri. Si comunica altresì che non potranno essere trattati ulteriori argomenti oltre quelli prescritti all’ordine del giorno”, si legge nel documento ufficiale di convocazione. E, secondo quanto risulta a BsNews, anche la diretta video è stata negata da Manenti all’opposizione. Di sicuro non è stata pubblicizzata in alcun modo la possibilità di assistere ai lavori.
Resta da capire come tale decisione – compreso l’affermare per iscritto che la seduta è pubblica e vietata al pubblico, che pare a molti un ossimoro – si possa conciliare con il fatto che i consigli comunali – secondo quanto risulta agli esperti sentiti dal nostro sito – devono essere aperti al pubblico per legge (così sembra dire chiaramente il Testo unico enti locali all’articolo 38, comma 7, ribadito anche dal decreto Cura Italia, che però apre all’utilizzo degli strumenti informatici), salvo che quando si discute di casi specifici che riguardano privati cittadini e solo per quei punti, secondo quanto fissato nei regolamenti del consiglio. Lo stesso regolamento del Comune di Rovato recita all’articolo 46: “Le sedute del Consiglio comunale sono pubbliche, eccettuati i casi previsti dalle legge e salvo quanto disposto per le sedute segrete”, precisando che “Quando gravi motivi di ordine pubblico lo impongono, Il Presidente del Consiglio, con decisione motivata, annotata a verbale, può disporre la prosecuzione della seduta a porte chiuse”.
Resta di capire anche come il Comune potrà invocare il rispetto del divieto e come si comporteranno eventualmente le forze dell’ordine se chiamate in causa. Ma qualcuno, nella minoranza, ipotizza addirittura che il consiglio possa essere annullato ex post dalle autorità – in caso di ricorsi – per il mancato rispetto del principio della pubblicità delle sedute. Chi di dovere si esprimerà eventualmente sul merito della questione. Ma di certo quello di Rovato è un cattivo segno per la democrazia.
(se il video presenta interruzioni dovute all’aggiornamento della pagina potete guardarlo direttamente su YouTube a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=d_eudbUy1fU)
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