Notizie Lombardia

L’Emilia non è l’Italia, ma anche sì | di Paolo Pagani*

di Paolo Pagani* – L’Italia non è L’Emilia. Ma l’Emilia è anche l’Italia. Non è un gioco di parole. Dietro la sconfitta di Salvini, inequivocabile, sono ben visibili le fratture che definiscono le coordinate attuali della società italiana.
I cleavages tra centro e periferia, tra città e campagna (non è il termine corretto, ma è per capirci), tra ceti medi e ceti poveri.  Basta dare un’occhiata, anche superficiale, ai dati. A Bologna città il centrosinistra ottiene il 12% in più del dato regionale e il 5% in più del dato provinciale. A Modena città rispettivamente l’11% e il 9% in più. A Ferrara città, una provincia ormai leghista, vince il centrosinistra con il 7% di scarto. E mi fermo.  È da qui che deve ripartire la sinistra, affinché la vittoria emiliana non rimanga un fatto isolato.
Deve prendere per le corna una globalizzazione ripiegata, che sta generando paure, isolamento e frustrazione nelle fasce più deboli e nelle zone territoriali marginali o che si percepiscono tali.
Una digressione. Di fronte a questa situazione appare del tutto insensata la finta abolizione delle province, la peggior riforma istituzionale del dopoguerra, che ha smantellato un presidio democratico che poteva prevenire o cucire questi strappi. È perspicuo che, in questo contesto, non basta il buongoverno.
Serve un di più di politica. Non torno sulla necessità di una ristrutturazione del centrosinistra, di una fase costituente per un nuovo partito plurale. Una fase che necessita di tempi medi.
Qui e ora deve essere rilanciata l’azione di governo, attraverso un rinnovato patto programmatico con i 5 stelle, attorno ad un’agenda di protezione della parte più debole della popolazione.
L’indice Gini sulla disuguaglianza colloca l’Italia nelle posizioni peggiori in Europa. Meglio (si fa per dire) solo della Lituania.
Quindi, non possono essere rinviati oltre una riforma della tassazione, una riforma delle deforme del lavoro, un nuovo ruolo del pubblico in economia per dare al paese una politica industriale, latitante da un ventennio, una politica dell’immigrazione che coniugi integrazione e rigore, una serie di misure di nuovo welfare protettivo dell’esercito dei precari.
In questo modo, insieme ad una riforma elettorale in senso proporzionale, si può favorire una evoluzione dei 5 stelle verso una collocazione stabile nel campo riformista e progressista.
Sotto questo aspetto, il confronto con i pentastellati non può essere limitato al livello nazionale, ma anche in periferia il centrosinistra deve guardare loro come interlocutori privilegiati.  E Brescia può anche qui fungere da apripista. Quest’anno si vota in alcuni comuni importanti e l’anno prossimo in altri ancora. È un’occasione da non sprecare da un lato per rafforzare il centrosinistra (e questo lo si sta facendo), dall’altro per provare a radicare nei territori un’alleanza che non può restare appesa, come un caciocavallo, nei palazzi romani.
Anche perché bisogna avere lo sguardo lungo sulle prossime elezioni regionali lombarde, dove il centrosinistra può essere competitivo solo se fuoriesce dalle enclave cittadine e, in particolare a Brescia, riesce a confermare nel voto regionale i consensi che raccoglie nelle elezioni comunali.

* segretario provinciale di Articolo UNO di Brescia

Share
Published by
Redazione BsNews.it
Tags: elezioni

Recent Posts

Covid, lieve aumento dei casi in una settimana

ROMA (ITALPRESS) – Lieve aumento dei casi e del tasso di positività. Lo rileva il…

10 ore ago

Ucraina, Tajani “Non manderemo soldati”

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – “Abbiamo sempre detto che non siamo in guerra con la Russia,…

10 ore ago

David di Donatello, Mattarella “Abbiamo bisogno del cinema”

ROMA (ITALPRESS) – “La storia è sempre un percorso. Memoria e cambiamenti si rincorrono e…

10 ore ago

Tudor “Contro il Monza sarà dura, dovremo dare tutto”

ROMA (ITALPRESS) – “Contro il Monza sarà una partita difficile, come lo sono tutte in…

10 ore ago

▼ Fermati in autostrada con cocaina e keta: arrestati due 30enni

>>> Clicca qui e ricevi direttamente sul cellulare le news più importanti di Brescia e…

11 ore ago

▼ Bresciano intrappolato sull’isola-paradiso dello Yemen: la guerra civile gli impedisce di tornare

Quindici cittadini italiani, tra cui un bresciano, sono rimasti bloccati sull'isola di Socotra, nello Yemen.…

11 ore ago