Tre persone sono finite nei guai in seguito all’intervento dei carabinieri del Nucleo investigativo di Verolanuova, allertati da un 42enne di Pavone del Mella che sarebbe stato continuamente picchiato, minacciato e costretto a vendere droga per pagare un debito.
L’uomo era stato accusato da uno dei pusher di aver perso un carico di cocaina di 2 chili ed era quindi stato costretto a spacciare droga per restituire il valore del carico, circa 70 mila euro.
I militari, su disposizione del magistrato, hanno effettuato undici perquisizioni domiciliari arrivando poi ad arrestare un 31nne albanese domiciliato a San Gervasio, un 57enne agricoltore e una 62enne titolare di un bar, entrambi di Gottolengo.
I carabinieri sono così riusciti anche a ricostruire la rete di spaccio che coinvolgeva cinque persone di origine albanese incaricate del trasporto degli stupefacenti e sei italiani incaricati di vendere la cocaina al dettaglio. Tutti erano residenti nella Bassa bresciana, tra Manerbio, Gottolengo e Pavone Mella.
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