Dal 2020 sulle rotaie della Lombardia ci saranno 176 nuovi treni che inizieranno a circolare. A confermarlo è stata l’assessore Claudia Maria Terzi.
“La Regione Lombardia ha messo in campo 1,6 miliardi di euro per acquistare 176 treni nuovi che inizieranno progressivamente a entrare in servizio dall’inizio del prossimo anno. Saranno distribuiti gradualmente in tutte le zone della Lombardia, considerati i tempi tecnici che prevedono l’immissione sulle linee di due convogli al mese”. Lo ha spiegato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, in merito al dibattito che si è svolto in Consiglio regionale.
I criteri che regolano la distribuzione dei nuovi treni sono di natura squisitamente tecnica, quindi oggettiva: numero di posti offerti, linee su cui è in circolazione il materiale più vecchio, linee che necessitano di incremento performance e omogeneità del materiale rotabile sulle singole linee. “I parametri – ha aggiunto Terzi – sono stati proposti dai tecnici della Regione Lombardia e condivisi con Trenord e sono appunto di natura oggettiva, certo non politica. Non è possibile, per esempio, mettere treni a media capacità su linee ad alta frequentazione o viceversa. Come non è possibile, ovviamente, mettere treni elettrici su linee non elettrificate o viceversa. L’obiettivo inoltre è intervenire laddove i disagi dipendono in misura maggiore dalla qualità del materiale rotabile”.
“Mentre Regione investe per comprare i treni nuovi, lo Stato centrale latita. C’è il tema delle inefficienze della rete della società statale Rfi, che incidono in maniera rilevante sulla qualità del servizio. E c’è il problema – ha concluso Terzi – del materiale rotabile vecchio e inadeguato fornito dalla società statale Trenitalia, che possiede Trenord al 50%. La flotta di derivazione statale ha 32 anni di media con punte di 45 anni, quella conferita da Regione ha 9 anni di media. Convogli vecchi significa maggiore probabilità di disservizi. L’80% dei guasti ai treni di Trenord riguarda proprio la flotta conferita da Trenitalia. Il finanziamento per i nuovi treni è interamente regionale e va proprio nella direzione di sopperire ai mancati investimenti dello Stato. I consiglieri di opposizione dicano ai propri referenti al Governo nazionale di darsi una mossa, perché la Lombardia e i pendolari lombardi meritano rispetto e attenzione”.
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