Strano paese l’Italia, in cui le associazioni sportive sono obbligate dalla legge ad acquistare a proprie spese un defibrillatore (formando il personale per utilizzarlo), ma lo stesso obbligo non vale per le scuole, nemmeno quelle gestite direttamente dallo Stato.
Per fortuna, però, spesso interviene il buon cuore della gente comune a sopperire a questa carenza. E uno dei tanti gesti esemplari di questo tipo – raccontato anche dall’ultima edizione di Bresciaoggi – è avvenuto nei giorni scorsi a Chiari.
Dopo quasi un secolo di onorata attività, infatti, Erminio Menni ha deciso di chiudere – per mancanza di successori – la storica polleria avviata dal bisnonno Bortolo in piazza San Marco. Ma invece di lamentarsi dei tempi moderni, come tanti, Menni ha deciso di ringraziare la comunità, donando un defibrillatore al Polo delle scuole primarie. Una decisione che guarda al futuro, perché domani quel defibrillatore potrebbe salvare la vita di un bambino. Chiari lo ringrazia.
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