Lui – e i suoi documenti, poi risultati falsi – continuava a sostenere di essere romeno.
A tradirlo tratti somatici chiaramente asiatici.
Il caso di un cittadino che chiedeva la residenzaa Quinzano è finito davanti al maresciallo maggiore William Giansante che dopo aver analizzato i documenti dell’uomo lo ha interrogato, facendogli domande sulla sua presunta nazione di appartenenza.
Ed è qui che il finto romeno è caduto, rivelando la sua vera nazionalità.
Appurato che i documenti dell’uomo fossero falsi, si è potuto risalire alla sua identità: il 33enne è cinese e in passato aveva già tentato di utilizzare altri documenti falsi. Il suo permesso di soggiorno era stato negato.
Il gip ha convalidato l’arresto e condannato il 33enne su patteggiamento ad un anno di reclusione, pena sospesa ai fini dell’immediata espulsione disposta dalla questura di Brescia.
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