di Paolo Pagani – Il dato politico postelettorale ci consegna la fotografia di una destra radicale che continua a dettare l’agenda e un centrosinistra che appare fuorigioco. Fermo come un paracarro. E muto sul Che fare. La forbice tra il voto europeo e quello amministrativo dice, invece, che, in potenza, i rapporti di forza tra la destra e la sinistra non sono cristallizzati nel rapporto 2 a 1. Guardiamo al dato bresciano. Hanno votato oltre 140 comuni. Stando al voto europeo la destra prevale, e di molto, in tutti o quasi. Con la Lega che raggiunge percentuali bulgare man mano ci si allontana dalla Città e, paradossalmente, man mano si dirada la presenza di stranieri.
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