La formula dubitativa della sentenza, purtroppo, lascia ancora spazio ai dubbi. Ma il dato di fatto è un altro: un 48enne della Valsabbia è stato assolto dall’accusa di aver pesantemente molestato la nipote della sua convivente, allora 24enne. E da quelle accuse infamanti sono passati ben dieci anni.
La presunta violenza risale al luglio del 2008 e la denuncia della presunta vittima era scattata nel settembre 2009. Secondo l’accusa della giovane, i due si trovavano soli nel bar della zia, quando lui avrebbe iniziato a provocarla per poi passare ai fatti toccandola ovunque prima che lei riuscisse a fuggire.
L’uomo ha sempre negato ogni addebito, affermando che con la presunta vittima c’era stata una relazione di cui lei non accettava la fine e denunciando per calunnia la ragazza, che per alcuni mesi aveva vissuto con lui e la compagna. Per lui il pm aveva chiesto cinque anni di carcere.
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