di Sara Ferrari – E’ una associazione di volontariato senza fini di lucro, nata nel 1999, con l’obbiettivo di contribuire a risolvere/ridurre il problema del randagismo felino. L’associazione si batte da tempo per diffondere una cultura di rispetto nei confronti degli animali, affinchè non vengano più considerati oggetti di cui è lecito sbarazzarsi alla prima difficoltà.
Dopo anni di impegno e sacrifici, esclusivamente autofinanziandosi per realizzarlo autonomamente, nel 2005 è stato inaugurato il Gattile Oasi Avar che ospita gatti abbandonati, in attesa di adozione.
Il Gattile Oasi Avar è l’unica struttura zoofila privata adibita esclusivamente a gattile a Brescia. Infatti non esiste una struttura comunale adibita a questo e l’associazione cerca ogni giorno di sopperire a questa mancanza impegnandosi attivamente per far fronte a tutte le richieste di aiuto e le segnalazioni che giungono.
Avar si autofinanzia, non riceve alcun tipo di contributo/aiuto economico da enti o istituzioni e vive dunque grazie alle offerte ed ai contributi donati dai cittadini. Non è una Onlus e pertanto, come spiegato negli articoli precedenti, quelle associazioni non qualificate tali non possono essere destinatarie di benefici economici come il 5×1000.
Tutti i componenti dell’associazione svolgono opera di volontariato a titolo esclusivamente gratuito.
Rispettare scrupolosamente tutte le procedure igienico sanitarie è una regola inderogabile al fine di prevenire qualsiasi tipo di contagio di patologie trasmissibili da gatto a gatto. In una struttura zoofila tutto viene gestito per salvaguardare sia lo stato di salute del micio nuovo arrivato, sia dei mici già ospitati ed in attesa di adozione.
Sono poste in essere diverse fasi. Dapprima, dopo essere stato sottoposto ad un controllo veterinario, il gatto viene ospitato nel reparto isolamento del gattile, in un box degenza, dove vengono effettuate giornalmente le terapie prescritte dal veterinario in caso di particolari patologie come micosi, congiuntivite, rinotrachetite, gastroenterite, etc.
Ogni gatto ha un suo box personale che non gli permette di venire a contatto con gli altri gatti ospitati nello stesso reparto isolamento.
Nel caso di mamma gatta con cuccioli gli stessi vengono ospitati in un reparto idoneo solo ed esclusivamente destinato a loro affinchè possano affrontare serenamente la fase di allattamento e svezzamento.
Per ogni gatto viene immediatamente compilata una scheda clinica/anagrafica dove sono annotati tutti i dati dell’animale, le terapie e gli interventi a cui viene sottoposto.
Nel caso di gatti politraumatizzati con fratture causate da incidenti stradali, ferite, patologie gravi oculari che necessitano di intervento chirurgico e nel caso di gatte e gatti in età di sterilizzazione/castrazione, la degenza viene effettuata direttamente presso la clinica veterinaria che segue tutti i mici, clinica attrezzata per qualsiasi tipo di intervento chirurgico. Il gatto viene successivamente ospitato in gattile nel reparto isolamento per la convalescenza e riabilitazione post operatoria.
Al termine delle terapie e della riabilitazione post operatoria, il gatto viene nuovamente visitato dal veterinario e se lo stato di salute è ritenuto buono sono effettuate le profilassi antiparassitarie, vermifughe, le vaccinazioni ed il test fiv/felv.
Il reparto isolamento non è accessibile al pubblico ma solo ad un numero limitato di volontari, che devono rispettare severe norme igieniche per evitare che eventuali forme virali possano propagarsi all ‘esterno del reparto stesso. Ogni qualvolta un gatto lascia il reparto (per essere inserito in gattile) il box da lui occupato viene sottoposto a vuoto sanitario prima di essere nuovamente utilizzato per ospitare un altro gatto.
Il rispetto di questa procedura sanitaria a volte va a discapito della possibilità di poter far fronte a tutte le richieste di accogliere nuovi mici perché il reparto isolamento è attrezzato per poterne accogliere solo un numero limitato.
A fronte di ciò, se non venissero rispettate le procedure sanitarie si rischierebbe di contribuire al proliferare di patologie che metterebbero a rischio la vita di tutti i mici ospitati. Viene ritenuta una scelta coerente con i principi che guidano l’associazione, e questo è il motivo per cui quando pervengono numerose chiamate a volte viene richiesto di pazientare visto che le entrate sono programmate in base ad una lista di attesa.
Successivamente, solo quando sono terminate tutte le profilassi il gatto può uscire dal reparto isolamento ed essere inserito nel reparto gattile dove può iniziare a convivere liberamente con gli altri ospiti in attesa di trovare una famiglia adottiva.
Per i casi di gatti “selvatici” infatti è stato realizzato un ” REPARTO AMBIENTAZIONE SELVATICI” collocato in una zona strategica del gattile (accanto alla colonia felina nel Parco) dove i mici selvatici possono avere il tempo necessario di ambientarsi. Terminato il periodo ambientazione , viene data loro la possibilità di libero accesso alla colonia felina situata all’esterno del gattile ed hanno quindi la possibilità di vivere liberi nel verde del parco, nelle casette che sono state realizzate per loro.
In caso di segnalazioni di gatti trovati in gravi condizioni di salute gli animali, in base alla disponibilità di posti degenza liberi, vengono immediatamente soccorsi e fatti ricoverare (a spese dell’associazione) presso la clinica veterinaria che collabora con la stessa.
Vari modi sono compresi, che si ripetono in tutte le varie strutture zoofile private che non godono di contributi e finanziamenti pubblici. Offerte libere, donazioni di cibo e/o materiale, diventare volontario, creare oggetti da vendere ai mercatini, aiutare l’organizzazione e la gestione di eventi, sono le modalità più dettagliatamente indicati di seguito:
Accanto alle iniziative sono in essere diversi progetti con cui l’associazione cerca di divulgare nel territorio bresciano le sue attività e sensibilizzare le persone sul significato di prendersi cura di un animale. Di seguito in evidenza il progetto a cui l’associazione sta dedicando spazio:
Nel corso dell’esecuzione, l’Ufficio cura l’attuazione del programma di trattamento, svolgendo gli interventi secondo le modalità previste dall’art. 72 della legge 354/1975, informa il giudice sull’adempimento degli obblighi lavorativi, sulla necessità di eventuali modifiche o inosservanze che possano determinare la revoca della prova. In caso di condanna per il reato di guida in stato di ebbrezza, la pena detentiva e pecuniaria può essere sostituita con quella dei lavori di pubblica utilità, da svolgersi presso enti pubblici territoriali e organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato individuati attraverso apposite convenzioni con i tribunali. L’esito positivo del lavoro di pubblica utilità comporta l’estinzione del reato. Nel caso, invece, di esito negativo il giudice dispone la revoca della pena sostitutiva, ripristinando quella sostituita, la sospensione della patente e la confisca.
E’ importante ricordare che con l’arrivo della bella stagione le mice vaganti non sterilizzate partoriranno molti piccoli che, come spesso accade, vengono abbandonati o portati al gattile. Alla luce di questo, consultate periodicamente la pagina Facebook dell’associazione per essere informati sui nuovi ospiti e sulle nuove esigenze. L’obiettivo è sempre di aiutare gli animali.
Avvicinatevi alle strutture che si occupano di animali abbandonati, avvicinatevi agli animali che stanno cercando una famiglia.
Di seguito trovate in evidenza la foto di una gatta che da molto tempo è presso il rifugio e secondo le opinioni dei volontari è divenuto primario trovare una famiglia. L’obiettivo è sempre di dare luce alle situazioni di maggiore urgenza.
AVAR
Via Orzinuovi (Parco del Mella) – 25100 – Brescia (BS)
Aperti tutti i giorni – visite solo con appuntamento
+ 39. 339.42.06.389
Per adozioni e informazioni
+ 39. 339.42.06.389
Sito : http://www.avar.it
Mail: marina.avar@gmail.com
Facebook: Gattile Oasi Avar
Instagram: gattile_oasi_avar
Fiaba Gli aristogatti – W. Dinsey
Romanzo Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare – L. Sepulveda
Laurea presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Brescia come educatore e specializzazione in colloqui clinici ed attività consultoriali presso l’Università Cattolica passando per il corso di perfezionamento in Psicologia Clinica perinatale. La formazione professionale improntata agli studi psico-socio-educativi è stata applicata lavorando in servizi formativi ed educativi, in particolare in centri rivolti a minori per prevenzione del disagio ed alle famiglie per interventi di riduzione dell’abbandono scolastico.
La passione per il gioco con gli animali, che sono per me la dimensione della pace, insieme all’attrazione per l’osservazione e la comunicazione sono i fuochi che mi animano.
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