Sarebbe potuta finire peggio ieri mattina, a Marone nelle acque del lago d’Iseo, per alcuni sub che stavano per compiere un’immersione.
Il gruppo stava per iniziare la propria discesa nelle acque del Sebino quando ha notato due reti piene di pesci bloccati ad una profondità di circa 20 metri. I cinque sommozzatori hanno quindi deciso di segnalare il tutto ai Carabinieri, delimitando la zona con delle boe.
Non è la prima volta che accade una scoperta del genere, segno che la pesca di frodo è un fenomeno sempre presente. Ma, al gruppo di subacquei, sarebbe sicuramente potuta andare peggio perché sarebbero potuti rimanere incastrati anche loro nella rete.
Le Acli, Associazioni cattoliche lavoratori italiani, compiono 80 anni e per l'occasione incontreranno Papa Francesco…
ROMA (ITALPRESS) – “Non vietiamo nella maniera più assoluta gli investimenti nel fotovoltaico, ma puntiamo…
È una scena triste quella apparsa nel pomeriggio di ieri nel quartiere Badia, nel laghetto…
Sarebbero stati momenti concitati e violenti quelli vissuti a bordo di un treno della linea…
Botta e risposta tra amministratori, politici e ambientalisti sul tema della raccolta del verde in…
ROMA (ITALPRESS) – “Sono 2 miliardi e 800 milioni messi a disposizione per la parte…