Non si aspettava questa conclusione la madre di Giulia Minola, la ragazza bresciana di 21 anni morta nel 2010 a Duisburg durante la manifestazione Love Parade, in cui persero la vita altri 20 giovani.
I giudici tedeschi hanno infatti archiviato la posizione di sette imputati che erano stati individuati tra i responsabili della morte di Giulia. Per i magistrati i sei dipendenti del comune di Duisburg e un membro della società organizzatrice della manifestazione non sono coinvolti nella vicenda.
Gli altri tre imputati, che sono dipendenti della stessa società che mise in piedi l’evento, hanno rifiutato l’archiviazione. Per loro dunque si procederà con il processo.
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