Che sia stata la prontezza dell’algoritmo o qualche non è dato saperlo. Ma già a pochi minuti dal tragico riconoscimento del corpo di Stefania Crotti – quando non tutti sapevano ancora del decesso e l’arresto della presunta assassina era ancora lontano – Facebook aveva già trasformato il suo profilo personale in “commemorativo”
“Speriamo che le persone che amano Stefania troveranno conforto nel visitare il suo profilo per ricordare lei e la sua vita”, così si legge nella sua pagina, di cui restano visibili gli aggiornamenti pubblici, senza però consentire nuovi Mi piace o commenti.
I profili commemorativi, va ricordato, sono una delle opzioni del social creato da Mark Zuckerberg. Tutti i titolari di account possono decidere di nominare un erede che gestisca il loro profilo dopo la morte (senza però accedere a messaggi e informazioni personali) oppure di farlo eliminare: in caso di mancata scelta il profilo diventa immediatamente commemorativo, riportando la dicitura “in memoria”. A seconda delle impostazioni sulla privacy dell’account, gli amici possono condividere ricordi sul diario commemorativo.
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