Non luogo a procedere perché il fatto non sussiste. E’ questo l’esito delle indagini a carico di otto dipendenti della Motorizzazione civile di Brescia, accusati dal pm di aver condotto centinaia di revisioni – soprattutto di mezzi pesanti – in maniera non conforme alle procedure, aggirando alcune pratiche obbligatorie. La difesa, invece, aveva puntato sul fatto che la Motorizzazione era carente di diverse strumentazioni, circostanza che obbligava i dipendenti ad agire con proceduree diverse. Gli otto indagati – inizialmente sottoposti alla misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio per una durata dai due agli otto mesi – erano già stati reintegrati al lavoro dal gip, che ora li ha completamente liberati da ogni accusa.
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