Due uomini italiani di origine Sinti sono stati individuati dai carabinieri di Brescia e ritenuti responsabili dei colpi ai danni di alcuni bancomat.
I militari di Brescia stanno lavorando in queste ore in collaborazione con i comandi provinciali di Padova, Treviso e Vicenza, per sgominare quella che sembrerebbe essere la banda che negli scorsi mesi ha fatto esplodere diversi sportelli bancomat.
Durante le indagini e le perquisizioni sono state rinvenute e poi poste sotto sequestro anche armi da guerra, che i malviventi tenevano nascoste nei tombini stradali.
I due cittadini fermati, e nei cui confronti è scattata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dai carabinieri di Brescia, sono residenti nelle province di Treviso e Padova. Su di loro le accuse di detenzione illegale di arma da guerra ed esplosivo, ricettazione, furto ai danni di dispositivi bancomat, tentato furto, riciclaggio e incendio.
Insieme a loro per concorso sono stati denunciati altri due italiani residenti nel padovano.
Intanto sono in corso altre sei perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di individui che potrebbero essere coinvolti nei furti.
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