Omicidio Manuela Bailo, la nuova versione di Pasini: urlava di gelosia, ma non l’ho sgozzata
Spunta una nuova versione dei fatti che hanno portato alla tragica morte di Manuela Bailo, l 35enne di Nave uccisa dall’ex collega di lavoro alla Uil Fabrizio Pasini a Ospitaletto, nell’abitazione dell’anziana madre.
OMICIDIO DI MANUELA BAILO, LA NUOVA VERSIONE DI PASINI
Secondo quanto riferisce il quotidiano il Giorno, infatti, il 47enne avrebbe fornito una nuova versione di quel drammatico 28 luglio. Pasini, infatti, avrebbe confermato che la lite sarebbe stata originata da un tatuaggio con i nomi dei figli che si era fatto su una gamba e sarebbe nata all’uscita dal pronto soccorso. Ma avrebbe anche aggiunto che quella sera Manuela urlava per la gelosia, senza permettergli di tornare a casa dalla moglie (che continuava a telefonargli) e con il rischio di svegliare lo zio (che vive al piano superiore).
“Non accettava di fare l’amante”, avrebbe aggiunto. Da qui sarebbe originato lo spintone che ha portato alla morte della 35enne. “Ma non l’ho sgozzata”, avrebbe riferito Pasini, smentendo così nuovamente l’ipotesi avanzata dalla Procura sulla base degli accertamenti del medico legale e dei RiS e il successivo quadro tracciato daai giudici del Riesame che hanno detto no alla sua scarcerazione.
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