Tifoso violento, per quattro anni non potrà andare allo stadio
Quattro anni. E’ questa la durata della “pena” confermata per un “tifoso” del Brescia Calcio di soli 23 anni residente nel Comune di Verolanuova, che nel periodo stabilito non potrà assistere a manifestazioni sportive e tanto meno a partite di calcio.
Il giovane era stato raggiunto dal provvedimento del Daspo in seguito agli incidenti avvenuti dopo la trasferta delle rondinelle a Pisa, nel settembre del 2016. In quell’occasione gli ultrà del Brescia finirono in un’imboscata dei pisani e ne nacque una violenta rissa, che provocò una decina di feriti (tra cui alcuni agenti di Polizia).
Nell’occasione erano scattati 8 arresti e 84 denunce a carico dei “tifosi” pisani. Ma le successive indagini portarno a 92 provvedimenti di Daspo, ciascuno della durata dai due ai cinque anni. Il 23enne, in particolare – secondo quanto riferisce Bresciaoggi – sarebbe stato punito per aver utilizzato la sua cintura come un’arma contro un tifoso avversario (una scena ripresa dalle telecamere della Digos, anche se l’immagine che pubblichiamo si riferisce ad altri scontri): da qui la sanzione e il succcessivo ricorso.
Ma la Cassazione ha confermato per lui il divieto, pur sgravandolo dell’obbligo di firma in caserma durante le partite del Brescia.