Pasini al pronto soccorso con Manuela Bailo, poi la tragedia
E’ una dinamica ancora tutta da chiarire quella della morte di Manuela Bailo, la 35enne ucccisa da Fabrizio Pasini a Ospitaletto nella notte tra il 28 e il 29 luglio. Ma dalle indagini emergono nuovi dettagli che certamente saranno utili – con il referto del medico legale – a chiarire l’esatta dinamica dei fatti. Uno, in particolare, non passa inosservato.
Secondo quanto si apprende, infatti, Manuela ha posteggiato l’auto in via Milano, a Brescia, e ha raggiunto con Pasini l’abitazione della madre (che in quel momento si trovava in vacanza coi figli di lui ad Alghero, dove anche Pasini si è recato dal 2 agosto) a Ospitaletto. Ma in quella casa, prima dell’omicidio, è accaduto qualcosa di strano (almeno secondo quanto riferito dall’edizione bresciana de il Giorno). Pasini, infatti, si è infortunato a una costola e – secondo quanto emerge – Manuela lo ha accompagnato al pronto soccorso, dove lui ha spiegato ai medici di essere inciampato in casa.
E’ andata davvero così oppure in quel momento la prima parte della violenta lite si era già consumata? Per quali motivi? La certezza è che nel frattempo (o poco prima) dal cellulare di Manuela è partito un sms al convivente in cui diceva che sarebbe rimasta fuori per la notte. Poi Manuela e Pasini tornano nell’abitazione di Ospitaletto: lì avviene la tragedia, che l’uomo che l’ha uccisa spiega con una caduta accidentale dalle scale della giovane al culmine di una lite. Ma le ragioni non sono ancora chiare, così come l’esatta dinamica dei fatti. Né è chiaro se Manuela sia davvero morta sul colpo o dopo diverse ore di agonia. Soltanto l’autopsia e il ritrovamento dei cellulari potranno fornire qualche elemento in più agli investigatori.