Una cosa è certa: dopo la morte di Manuela Bailo Fabrizio Pasini ha fatto di tutto per depistare le indagini e far sembrare che la sua vita proseguisse nella più assoluta “normalità”. A evidenziarlo sono le diverse testimonianze che stanno emergendo fra le persone che conoscono l’ospitalettese, tra social media, colleghi e vicini di casa.
I TENTATIVI DI DEPISTAGGIO
Dopo aver ucciso Manuela Fabrizio Pasini ha mandato diversi sms a familiari, amici e parenti di Manuela Bailo. Ha scritto alla migliore amica Francesca (chiedendole come stava), al convivente Matteo Sandri, ai genitori, al datore di lavoro e a una collega. Inoltre ha girato a lungo alla ricerca di un posto in cui seppellerire il corpo e si è liberato dei cellulari della giovane, riferendo poi di averli gettati nelle Torbiere del Sebino. Tutto per far sembrare la scomparsa di Manuela come volontaria e far ipotizzare una fuga o un suicidio. Ma non solo. Fabrizio Pasini – dopo l’omicidio e l’occultamento del cadavere – ha continuato a vivere come sempre.
GLI APERITIVI E LE CENE CON GLI AMICI
Fino al 2 agosto, quando ha raggiunto i figli in vacanza in Sardegna, Pasini si è recato regolarmente al lavoro (spiegando il dolore alle costole come un infortunio domestico) e – riferiscono alcuni – non ha rinunciato a prendere il caffè al bar o a godersi l’aperitivo con i colleghi. Dopo l’omicidio, quindi, il 48enne è tornato tranquillamente nella casa coniugale (il corpo di Manuela era ancora nell’abitazione della madre, pare…) e la sera – secondo una testimonianza – sarebbe anche andato a cena con gli ex compagni di squadra del rugby Ospitaletto. Due sere prima di partire per Alghero, inoltre – secondo una testimonianza riportata da Bresciaoggi – l’omicida aveva cenato con un vicino di casa e la famiglia. Poi è partito per il mare e durante le vacanze ha anche aggiornato il proprio profilo Facebook. In quei giorni ha anche rilasciato un’intervista al Giornale di Brescia dichiarando la propria estraneità ai fatti e dicendosi vicino alla famiglia. Senza vergogna di mandare un messaggio all’amica di Manuela, Francesca, per chiederle se aveva novità sulla scomparsa e, a Ferragosto, per annunciarle che sarebbe tornato dalle ferie domenica proponendole persino di vedersi per un caffé. Ma nel frattempo Manuela era morta da giorni, per sua mano, e il suo corpo giaceva in una fossa in una cascina di Azzanello.
Qui la ricostruzione completa e aggiornata della scomparsa e della morte di Manuela Bailo.