Impossibile contare quante volte il suo nome è stato urlato tra i boschi di Serle. Impossibile comprendere il dolore di un padre e di una madre che non trovano la figlia.
Da dieci giorni di Iuschra non si hanno notizie: la si è cercata ovunque, sull’altopiano di Cariadeghe. I volontari, gli uomini della Protezione Civile, del Soccorso Alpino, i Vigili del fuoco, le forze dell’ordine, i cani. Tutti l’hanno cercata, l’hanno chiamata, ma nulla.
Della ragazzina di 12 anni, autistica, che più di una settimana fa si è persa allontanandosi dal gruppo della Fondazione Fobap col quale era in gita non si è trovata alcuna traccia.
«Cerchiamola altrove» dice il papà della bambina, perchè oggi, dopo dieci giorni, le ricerche si fermano. Dopo aver passato al setaccio, palmo a palmo, 750 ettari di bosco e una miriade di grotte e cavità naturali, i soccorritori che si trovavano al campo base allestito a Serle stanno pian piano tornando alle loro dimore.
Uomini, animali e strumentazioni tra le più all’avanguardia non sono bastati a trovare la ragazzina. Iuschra pare svanita nel nulla.
Oggi l’altopiano sarà nuovamente accessibile ai turisti e agli escursionisti, che in caso di bisogno potranno comunque rivolgersi a due presidi di Protezione Civile e dei Vigili del fuoco.
Il padre della ragazzina, comunque, non si dà per vinto e chiede a tutti gli abitanti delle zone limitrofe di tener alta l’attenzione e segnalare un possibile avvistamento della figlia.
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