I bancomat bresciani restano senza soldi e la colpa è dei troppi colpi che si stanno verificando nella provincia. Sono sempre più numerosi, infatti, gli sportelli che a fianco del terminale per il prelievo mostrano un cartello in cui si indica che il contante contenuto è stato contingentato a causa dei numerosi colpi, che – oltre a provocare un grave danno agli istituti di credito – mettono in pericolo l’incolumità dei residenti della zona (spesso i malviventi agiscono con il supporto di esplosivo).
E’ il caso – solo per fare alcuni esempi – dello sportello bancario (Bcc Garda) attivo al centro fiera di Montichiari, ma anche di quello del Credito Cooperativo di Brescia collocato all’inizio di via Filzi, a Brescia. Oppure, ancora, dell’unico bancomat (Btl) attivo nel piccolo Comune di Roccafranca, in piazza Europa, di cui racconta l’edizione di ieri Bresciaoggi. In tutti il cartello è ben visibile. Ma molte banche bresciane hanno adottato la stessa linea senza esporre cartelli esplicativi. Una decisione che si sta allargando a macchia d’olio e per cui non mancano le proteste per le ricadute sul commercio e sulle attività locali: soprattutto nei centri più piccoli, quelli mono-sportello, in cui l’assenza o le limitazioni al contante costituiscono un grave danno per il commercio locale.
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