Del Bono al lavoro per la nuova giunta: ecco i possibili nomi
Per la giunta bisognerà aspettare ancora qualche giorno, ma iniziano già a circolare le prime indiscrezioni sulla prossima squadra di governo di Emilio Del Bono. Le proporzioni tra i partiti sono ancora tutte da definire: è però molto probabile che – nel nome dei buoni rapporti interni alla maggioranza – il Pd ceda qualche posto agli alleati rispetto ai sei assessorati che gli spetterebbero (Manuale Cencelli alla mano). Le donne, invece, saranno almeno quattro.
Per quanto riguarda i nomi, sono quasi scontate le conferme in giunta di Laura Castelletti alla Cultura, di Marco Fenaroli (Sinistra), di Valter Muchetti e di Federico Manzoni (i più votati nel Pd). Oltre all’assessore all’Urbanistica Michela Tiboni (indipendente). Mentre rimane in forse Roberta Morelli, che potrebbe però essere rinominata dal sindaco anche se la sua lista non ha centrato il seggio. Tra gli uscenti certi, invece, avrebbero già fatto sapere di non aver confermato la propria disponibilità a un nuovo incarico l’ex assessore all’Ambiente Luigi Fondra e quello al Bilancio Paolo Panteghini. Mentre Felice Scalvini potrebbe pagare le pochissime preferenze personali ottenute nella lista Del Bono.
I nuovi nomi in ingresso potrebbero essere invece quelli di Miriam Cominelli, Fabio Capra e Roberto Cammarata (tra i più preferenziati del Pd), che si giocheranno i ruoli di presidente del consiglio comunale, assessore all’Ambiente, assessore al Bilancio e capogruppo Pd. Anche se per quest’ultimo incarico si ipotizza ancora una scelta tecnica (Raffaella Cassano, ricercatrice alla Facoltà di Economia). Ma anche Anita Franceschini ha ottime chance di ottenere un assessorato in quota rosa.
Infine resta da sciogliere il nodo della civica, dove non potrà non essere premiato il giovane Alessandro Cantoni, vincitore della guerra interna delle preferenze, e possibile assessore a Giovani e Sport. Ma Del Bono non potrà non tenere conto nelle sue indicazioni anche di Guido Galperti, ex deputato e uomo forte del Partito democratico bresciano. In qualsiasi caso i nomi dei papabili – come sempre in questi casi – sono più dei posti disponbili. E qualcuno dovrà accontentarsi.