“E paradossale che unarea turistica in via di continua crescita – come quella del Garda, che sta studiando positivamente a Sirmione, perla bresciana del lago, di imitare Venezia adottando misure senza precedenti regolazione degli accessi ai turisti – accetti lidea di non avere una stazione sulla nuova linea ferroviaria Brescia Verona”. A dirlo è Dario Balotta di Legambiente Basso Sebino, che attacca le Ferrovie sulla questione dell’Alta velocità.
“Il Garda, che si trova costretto a difendersi dagli ingressi in massa dei turisti nelle singole località balneari come Peschiera del Garda e Desenzano”, incalza Balotta, “non potrà fare altrettanto per evitare laccesso dei turisti praticamente solo in automobile (25 milioni lanno di presenze). Il Governo e le FS infatti preferiscono far attravesare lAlta Velocità dai vigneti del Lugana, distruggendoli, che fare passare i due nuovi binari da Desenzano e da Perchiera del Garda liberando così le località turistiche del Benaco dallassedio delle automobili. I turisti stranieri”, conclude l’esponente ambientalista, “sono costretti ad arrivare in automobile congestionando ed inquinando il territorio e rendendolo meno competitivo rispetto alle altre realtà europee”.
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