“La conoscevo personalmente come collega di lavoro. Prima di partire mi aveva detto che ritornava in Pakistan per sposarsi. Di minace e litigi famigliari non mi ha mai raccontato nulla. Sentite Condoglianze alla famiglia. Lasciamola riposare in pace”.
A riferirlo è, tramite un post su Facebook, Omar, che si qualifica come un conoscente di Sana Cheema, la 25enne pakistana morta nella sua terra natale per cause ancora da accertare. Un malore secondo i familiari, un efferato omicidio secondo le cronache di diversi giornali italiani.
“I media Italiani”, incalza l’amico nel post, “dovrebbero vergognarsi per avere dato delle notizie false e infondate riguardo la morte di Sana Cheema”. Una posizione simile a quella della comunità pakistana, che domenica ha manifestato per chiedere verità e rispetto. Anche se non sono mancate le polemiche.
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