Emergono nuovi dettagli sulla vicenda della donna di 36 anni morta ieri a Orzinuovi dopo un intervento di liposuzione e un’agonia durata nove mesi.
La vittima, Ama Maria Cracium, era partita dalla Romania per effettuare l’intervento (gambe e addome) in una clinica privata del centro di Milano consigliatale da un’amica. Era il 5 luglio dello scorso anno e da allora la situazione si è fatta sempre più tragica.
La 36enne si era sentita male già poche ore dopo l’intervento, accusando febbre alta, tachicardia e perdita dei sensi. Tornata in patria, quindi, era stata ricoverata e aveva subito una serie di operazioni. Poi aveva deciso di affidarsi alle cure dei medici della Poliambulanza, che le avevano diagnosticato una grave infezione: una fascite necrotizzante. Ma le cure non sono bastate e il male ha portato alla morte, avvenuta mercoledì all’Hospice dell’ospedale Tribandi di Orzinuovi dopo una settimana di agonia.
Il sospetto è che la morte sia stata provocata proprio dall’intervento (una sepsi provocata dagli esiti della liposuzione) e su questa ipotesi – in seguito alla denuncia del marito – sta indagando la magistratura. Per disposizione del magistrato, la salma è stata composta nella sala mortuaria dell’ospedale Civile di Brescia, in attesa dell’autopsia.
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