Oscar del Basket, premiati Graziella Bragaglio e Luca Vitali
C’è tanto Basket Brescia Leonessa nella XXXII edizione del Premio Reverberi – Oscar del Basket, che si è svolta ieri pomeriggio presso i locali della scuola elementare di Montecavolo di Quattro Castella (RE). Tra coloro che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento, infatti, ci sono anche Graziella Bragaglio, presidente del Basket Brescia Leonessa, e Luca Vitali, playmaker della Germani e della Nazionale italiana, che lo hanno vinto in relazione alla stagione 2016-2017 rispettivamente nelle categorie ‘Premio al contributo al basket’ e ‘Miglior giocatore italiano’.
“Alla base di quello che stiamo ottenendo oggi cè il coraggio – ha sottolineato Graziella Bragaglio nel corso del suo intervento -. Riportare il basket in una piazza dove mancava da 28 anni è stata un’impresa coraggiosa. L’amore e la passione per questo sport ha fatto sì che il nostro progetto potesse partire e giorno dopo giorno siamo riusciti a costruire quello che oggi è sotto gli occhi di tutti. In più abbiamo un pubblico caloroso e corretto, che è lorgoglio principale della nostra città e della nostra società”.
“Il mio ruolo di presidente è frutto di coraggio, caparbietà e costanza – ha concluso il presidente della Leonessa -, caratteristiche senza le quali diventa difficile ricoprire un ruolo del genere e raggiungere gli obiettivi che vengono prefissati dalla nostra società, che è nata nel 2009 e che ieri ha disputato la finale di Coppa Italia: siamo andati vicini a vincerla, ma in queste occasioni la cosa importante è esserci”.
“È stato bello scrivere un record storico per la pallacanestro italiana – ha spiegato Luca Vitali parlando del record di assist in campionato stabilito lo scorso anno con la maglia della Germani -. Si tratta di una categoria particolare, nella quale hai bisogno dell’aiuto dei compagni: se loro non fanno canestro, l’assist non viene assegnato. È anche grazie a loro che ho avuto la possibilità di stabilire questo record e il Premio che mi viene assegnato è anche merito loro. In tutta la mia carriera sono sempre stato altruista e con il tempo ho capito come mostrarlo anche agli altri: mi è sempre piaciuto più il passaggio del tiro e attraverso esperienze positive e negative ho imparato a crescere e a migliorare”.
“L’azzurro per me è stato sempre motivo di grande orgoglio – ha concluso Vitali parlando della Nazionale, che il play si accinge a raggiungere per le gare di qualificazione al Mondiale 2019 -. Il rapporto che ho con la Nazionale è sempre stato di grandissimo amore, ma anche di cocenti delusioni. Raggiungo il ritiro e per me continua questo splendido rapporto con la Nazionale: per un atleta vestire la maglia azzurra è l’apice di una carriera intera e quando si ha la possibilità o la fortuna di vincere anche qualche titolo lo diventa ancora di più. Il Premio Reverberi? Lo dedico a mio nonno Nino, una persona che ci segue sempre e vive quotidianamente con grande attenzione le nostre gioie e le nostre sconfitte”.
Queste le altre personalità del mondo del basket che sono state premiate durante la cerimonia: la giocatrice della Virtus Eirene Ragusa Chiara Consolini (miglior giocatrice italiana), il coach dellUmana Reyer Venezia Walter De Raffaele (miglior allenatore della passata stagione) e il presidente della Reyer Federico Casarin (premio alla carriera), larbitro Massimiliano Filippini, il giornalista Edi Dembinski, il General Manager dellAquila Basket Trento Salvatore Trainotti (personaggio dellanno), Massimo Antonelli (premio Basket&Solidarietà), lazienda Grissin Bon (premio speciale), il giocatore di Casale Monferrato Davide De Negri (premio di miglior giovane della A2), il presidente della LNP Pietro Basciano (premio speciale FIP) e la Go Basket-Giullari del Castello (premio Piccinini).