Un gesto che ha portato tanta paura e il rischio di gravi conseguenze.
Nella notte tra sabato e domenica due esplosioni hanno messo a soqquadro l’area delle casette di via Gatti, dove prima alloggiavano gli operai impegnati nella realizzazione della metropolitana e dove oggi vivono 65 persone, tra cui anche qualche bambino.
La prima esplosione non ha preoccupato oltremodo i residenti delle casette, che hanno pensato si trattasse solo del gesto di qualche ubriaco: ad essere lanciata all’interno del campo una bomba carta che ha colpito solo esternamente i prefabbricati, rovinando una piccola struttura ma non provocando danni alle persone.
Poco dopo, passata la mezzanotte, è avvenuta la seconda esplosione, questa volta più grave e all’interno di uno dei prefabbricati. Le urla di un bambino sono state il primo segnale di pericolo, ma ora tutti gli abitanti delle casette di via Gatti vivono in uno stato di apprensione.
L’associazione Diritti per tutti sottolinea la gravità dei due episodi, che si sommano all’incendio causato la stessa notte all’interno del campo nomadi di via Orzinuovi.
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