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La Centrale del latte festeggia la salvezza e rilancia con nuovi prodotti

La Centrale del latte di Brescia festeggia dopo la firma definitiva sul decreto ministeriale che ha decretato che può restare pubblica. E rilancia con nuovi prodotti per conquistare una fetta sempre più importante del mercato bresciano e italiano. Ad annunciarlo sono stati i vertici della società di via Lamarmora e il sindaco Emilio Del Bono in una conferenza che si è tenuta pochi minuti fa.

“Abbiamo dovuto superare molti ostacoli”, ha detto Dusina visibilmente entusiasta per il successo ottenuto, “ma la storia della Centrale non poteva interompersi così. Merito del lavoro di tanti, ma anche e soprattutto del fatto che questa azione ha lavorato bene. E’ per me un orgoglio”, ha aggiunto, “averla difesa e portare avanti una tradizione tanto cara ai bresciani”.

Il presidente della Centrale del latte Franco Dusina

“Non era un risultato scontato”, ha aggiunto il sindaco, “e la vendita avrebbe aperto scenari di qualsiasi genere, facendo perdere l’unicità della Centrale – l’ultima in Italia rimasta sotto controllo del pubblico – e il suo storico legame con il territorio. I risultati economici hanno pesato non poco nel fatto che la nostra azienda sia stata esclusa dal decreto Madia, ma gli altri elementi sono il grande lavoro fatto sulla qualità del prodotto, la sicurezza e l’educazione alimentare”. Del Bono, quindi, ha ringraziato il sottosegretario Mariaelena Boschi per l’intervento e polemizzato con chi – dall’opposizione – aveva sfidato la Loggia chiedendole di dimostrare la sua autorevolezza in questa partita. “L’abbiamo fatto, dimostrando che il nostro modo di agire si è dimostrato credibile e autorevole”, ha risposto.

Infine il direttore Andrea Bartolozzi ha sottolineato come anche nel 2017 la Centrale abbia centrato gli obiettivi che si era posta, riducendo le spese (nonostante un sensibile aumento della materia prima, a partire dal burro) e aumentando i fatturati. Il fatturato, infatti, è cresciuto del 9 per cento superando la soglia psicologica dei 70 milioni di euro (“al mio arrivo erano 44 miliardi di vecchie lire”, ha sottolineato). E importanti benefici economici (390mila euro in due anni) arriveranno nel prossimo quinquennio dal patent box, incentivo fiscale europeo sull’Ires a cui la Centrale ha avuto accesso.

Ora, però, l’azienda di via Lamarmora rilancia. Da ieri, infatti, sono nei supermercati due nuovi prodotti: gli gnocchi di Centrale con mascarpone e robiola bresciana. E presto arriveranno anche i salumi bresciani. (lu.ort.)

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Redazione BsNews.it

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