A un’identità il corpo trovato a pezzi il 30 dicembre nella campagna di Valeggio sul Mincio. Si tratta di una marocchina di 46 anni che viveva regolarmente a Verona mantenendosi con lavori saltuari (dalle pulizie all’assistenza domestica).
Nonostante il cadavere fosse stato straziato con una sega elettrica, il medico legale è riuscito a prelevare le impronte digitali, decisive per risalire al nome della donna. Ora le indagini della donna si stanno concentrando, come da prassi, sulla cerchia dei parenti, degli amici e dei conoscenti più stretti. In particolare, secondo quanto riferiscono i media scaligeri, i carabinieri stanno cercando l’ex marito (da cui la donna era separata da anni), che pure al momento non sembra in alcun modo coinvolto nei fatti. Le indagini, infatti, si stanno concentrando sulle ultime frequentazioni della donna.
Gli investigatori sospettano che il killer conoscesse molto bene la zona in cui è stato abbandonato il corpo, nella speranza che fosse divorato dagli animali selvatici.
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