Emergenza abbandoni: a Calcinatello un cane su due è da caccia
Duecento cani, metà dei quali da caccia. Nella provincia di Brescia, dove la caccia è un rito, un cane abbandonato su due è scartato dai cacciatori. Una percentuale significativa, destinata a crescere costantemente in queste zone dove la caccia rimane una pratica ampiamente diffusa.
Questo è quello che succede presso il canile di San Rocco di Calcinatello (BS) dove, degli oltre 200 amici a quattro zampe ospitati, la metà sono proprio cani da caccia. A questa amara realtà si aggiunge unaltra importante emergenza legata al sostentamento della struttura che non riceve aiuti, né sovvenzioni di alcun genere.
Setter, segugi, breton la storia si ripete. Il cacciatore compra un cane da caccia e lo prova, lo testa sul terreno. Se dopo le prime battute il fido compagno adempie al suo dovere viene arruolato, altrimenti la scelta è ucciderlo o, più comunemente, abbandonarlo spiega Adelina Abeni, titolare del canile di San Rocco. – Sempre più cacciatori si presentano alle nostre porte per consegnarci lanimale inetto. Le ragioni? I cani non sono adatti allattività venatoria, spesso perché hanno paura dello sparo o perché non dimostrano un forte istinto predatorio ed esplorativo.
Costretto ad autosostenersi in maniera completamente autonoma attraverso iniziative solidali sul territorio, il canile di Calcinatello è aiutato da Almo Nature grazie allazione solidale LoveFood e ha ricevuto in donazione 2.049 kg di pappa, lequivalente di circa 7000 pasti.