La sentenza è arrivata e ha dato ragione alla pubblica accusa, anche se la pena inflitta al giovane è molto più benevola di quella chiesta dal pm. Mirco Franzoni è stato condannato in primo grado a 9 anni di carcere (contro i 16 chiesti dall’accusa) per aver ucciso a colpi di fucile – dopo averlo inseguito – un ladro che quattro anni fa si era intrufolato nell’appartamento del fratello.
A fare da cornice alla tragedia è stato il paese valsabbino di Serle (piccola comunità nota soprattutto per lo spiedo e per l’altipiano delle Cariadeghe). I fatti risalgono al 13 dicembre 2013: la vittima si chiamava Eduard Ndoj, aveva 26 anni ed era di origine albanese. Attorno a Franzoni si era subito stretta la comunità serlese, che aveva parlato di giusta reazione a fronte dei continui furti che si erano registrati in paese nell’ultimo periodo.
Il 33enne Franzoni aveva parlato di un colpo partito per sbaglio durante una colluttazione. Ma i giudici non gli hanno creduto, pur concedendogli come attenuanti il fatto di essere incensurato e il fatto di aver agito su impulso. Mirco Franzoni resta comunque in libertà fino all’ultimo grado di giudizio. Ma tra le pene accessorie il giudice ha stabilito per lui una provvisionale totale di 150 mila euro tra i genitori e i fratelli della vittima. In attesa della causa civile per il risarcimento danni.
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