La Corte d’Appello di Brescia ha emesso una sentenza di non luogo a provvedere sullo stato di adottabilità del primo figlio della ragazza bresciana che nel settembre 2012 sfregiò con lacido lex fidanzato. Elena Perotti potrà quindi rivedere il bambino di cui era incinta proprio quando avvenne il tragico fatto e che nacque solo un mese dopo l’aggressione.
Dalle ricostruzioni della vicenda era infatti emersa la natura vendicativa dell’azione, che fu operativamente compiuta da un amico della ragazza. L’ex fidanzato della giovane, William Pezzullo, pare non volesse riconoscere il bambino che la Perotti ha sempre sostenuto essere suo.
La donna è stata condannata a otto anni per stalking e per le gravi lesioni provocate all’ex fidanzato.
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