Salò, sventato l’attacco all’opera di Hitler in mostra al MuSa
Un grave episodio di violenza si è verificato martedì 3 ottobre ai danni di uno dei dipinti esposti nella mostra a cura di Vittorio Sgarbi Museo della Follia. Da Goya a Bacon al MuSa di Salò. Un uomo italiano, di circa 40 anni, ha tentato di squarciare la tela del dipinto di Adolf Hitler con un cacciavite.
Il quadro uno dei pochi oli su tela di Adolf Hitler il quale, prima di dedicarsi alla politica, aveva tentato lesame di ammissione allAccademia di Belle Arti a Vienna è stato ritirato dalla sala per qualche ora per permettere ai restauratori di verificare lassenza di eventuali danni alla tela e al colore, mentre il responsabile è stato segnalato alle forze dellordine.
Lepisodio si presenta come un atto di rabbia e di esaltazione individuale ai danni del patrimonio artistico forse anche fomentato dalle questioni legate alle polemiche attuali sulla legge Fiano e lesivo delle intenzioni della mostra Museo della Follia, a cura del Professor Sgarbi, che aveva affermato rispetto al dipinto in questione: “è un quadro di un disperato, potrebbe essere stato fatto da Kafka, dice molto della sua psiche: qui non si vede la grandezza, qui si vede la miseria”.
“La mostra sulla follia non sarebbe stata perfetta se non avesse ospitato anche un episodio di pazzia” ha dichiarato Giordano Bruno Guerri, direttore del MuSa di Salò.
“Purtroppo lepisodio di violenza a un documento inquietante della storia della follia e della malvagità umana conferma linutilità e la provocazione di leggi che riaccendono anche legittimi odi. Ciò che è stato proibito dalla storia va guardato con disprezzo e distacco ma senza riprodurre la censura e lodio che proprio le dittature espressero” ha commentato il critico Vittorio Sgarbi a proposito dellaccaduto.