Era arrivata in Italia con la promessa di diventare una parrucchiera. Invece ha dovuto confrontarsi con la realtà terribile della strada, stuprata ripetutamente, picchiata e obbligata a prostituirsi prima nella Bergamasca e poi in Mandolossa, nel Bresciano.
E’ questa la triste storia di una giovane nigeriana, approdata nella Penisola nel gennaio di quest’anno con una richiesta di asilo politico. Ad aspettarla c’era un connazionale di soli 21 anni, che si è subito trasformato nel suo aguzzino imprigionandola in casa e sottoponendola a qualsiasi tipo di violenza, prima di sbatterla in strada.
Per quasi quattro mesi la giovane ha tollerato le violenze. Poi è riuscita a fuggire dalla sua prigione e a rivolgersi alle forze dell’ordine. Il 21enne è stato quindi arrestato con l’accusa di violenza sessuale, sequestro di persona, induzione e sfruttamento della prostituzione. La giovane, invece, è stata affidata a una comunità protetta, nella speranza riesca a iniziare da lì un percorso per rifarsi una vita.
Dalle dichiarazioni della ragazza sono scattati accertamenti, pedinamenti, riscontri oggettivi e filmati che hanno portato alla luce lesistenza di una vera e propria tratta di donne costrette a prostituirsi.
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