CNA, energia più cara per le micro e piccole imprese
Il prezzo dellenergia elettrica pagato dalle imprese italiane è superiore di quasi il 36% alla media europea. Il differenziale arriva addirittura al 45,4% per micro e piccole imprese dai consumi annui inferiori ai 20 megawattora. La fotografia scattata dallOsservatorio Energia 2017 curato dal Centro studi CNA (che ha elaborato dati Eurostat che si riferiscono al 2016) restituisce la situazione di forte svantaggio rispetto ai competitor europei nella quale si trovano oggi le imprese nazionali e la visione sbilanciata che continua a privilegiare le imprese energivore.
“La nuova Strategia energetica nazionale va ancora in questa direzione, intervenendo solo a favore dei settori industriali più sensibili al prezzo dellenergia e più esposti alla concorrenza estera dichiara Eleonora Rigotti, presidente di CNA Brescia -. Ma le piccole e medie imprese non sono forse consumatrici di energia, e non subiscono forse la concorrenza straniera?”.
Il costo dellenergia sopportato dalle micro e piccole imprese (10,6 c/kWh) è il quinto più elevato dEuropa. La componente Oneri e Imposte della bolletta italiana si legge nellOsservatorio Energia – è la più alta dEuropa e del tutto indifferente alle logiche del mercato. Se nel 2016, poi, le piccole imprese hanno sopportato il 35,2% degli oneri generali complessivi (cioè 5,6 miliardi di euro) a fronte di un consumo pari al 25,9% del totale, le imprese maggiormente strutturate (energivore) hanno acquistato il 14% dellenergia consumata contribuendo però solo al 7,4% degli oneri totali.
CNA ribadisce, quindi, la necessità di operare una riforma degli oneri generali di sistema, che li distribuisca in modo equo tra le diverse categorie di imprese, già nella prossima Legge di bilancio.
“Aprendo alla competizione tra fornitori, la liberalizzazione potrebbe portare un miglioramento delle condizioni di prezzo” auspica la presidente Rigotti. Ma lOsservatorio fa notare che lincidenza della componente energia non supera mai il 45% della bolletta, in tutte le classi esaminate. “Un fattore molto critico, che rischia di minimizzare le eventuali riduzioni di prezzo dellenergia”.