Quattro milioni e 450 mila euro. Per questa cifra è stata venduta all’asta, e comprata da un’acciaieria della Valgobbia, la ex Bozzoli: l’azienda di Marcheno che fu teatro della sparizione e del probabile omicidio di Mario Bozzoli. Oltre che sede di lavoro dell’operaio Giuseppe Ghiardini, scomparso anche lui in circostanze misteriose (a Ponte di legno) poco dopo la sparizione dell’ex datore di lavoro.
La sede e tutti gli impianti sono stati acquistati con un rilancio di un milione rispetto alla base (3,4 milioni). Inoltre sono stati venduti materiali per 2,6 milioni, un immobile a Marcheno per 715mila euro e alcune attrezzature, aggiudicate alla famiglia Bozzoli (che le trasferirà nel nuovo impianto di Bedizzole) per 271 mila euro.
Sul banco degli imputati per la scomparsa di Mario Bozzoli, ci sono due nipoti e due operai. Una delle ipotesi investigative è che l’uomo sia stato ucciso perché aveva scoperto che i familiari stavano distraendo risorse per aprire una nuova fonderia.
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