“In sede di revisione dello statuto proporrò che negli interventi in Consiglio comunale possa essere utilizzata anche la nostra lingua autoctona, il dialetto”. A dirlo – secondo quanto riportato da Bresciaoggi – è stato Rino Polloni, neopresidente del consiglio di Desenzano del Garda dopo la vittoria di Guido Malinverno.
Mercoledì, nell’assumere formalmente l’incarico, l’esponente del Carroccio ha infatti lanciato la proposta, che – come ovvio – ha sùbito suscitato le critiche delle opposizioni: le minoranze hanno ricordato anche come, tralasciando i turisti, una buona parte dei residenti desenzanesi sia bresciano soltanto d’acquisizione e dunque comprenda a fatica il dialetto. Obiezioni a cui Polloni ha comunque risposto alzando ulteriormente la posta e avanzando la proposta di ricollocare – “anche a mie spese” – la segnaletica stradale bilingue (italiano e dialetto) tolta dall’amministrazione Leso cinque anni prima.
Quanto al nuovo regolamento, invece, sulla proposta Polloni pende comunque la spada di damocle del ricorso di qualsiasi cittadino a 60 giorni dall’approvazione: difficilmente il testo reggerà alla prova dei giudici e, anche per questo, la proposta dell’esponente leghista potrebbe rimanere solo sulla carta. Di giornale.
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