E’ stata confermata in appello – ma con uno sconto di pena di otto mesi, a 10 anni totali di carcere – la condanna nei confronti del 78enne di Lumezzane, in Valgobbia, che nel 2015 uccise la moglie a coltellate. Quella tragica mattina, l’anziano – clinicamente depresso – aveva impugnato un grosso coltello da cucina, colpendo a morte la moglie 70enne malata, che aveva amorevolmente accudito per anni. Quindi – dopo aver telefonato al figlio rivelandogli l’accaduto – l’uomo cercò di togliersi la vita ingerendo dei farmaci. Un dramma della disperazione, insomma. La difesa aveva chiesto l’incapacità di intendere e di volere (negata dai giudici), l’accusa il minimo della pena. L’uomo si trova ora ai domiciliari.
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