“Dentro quest’aula fredda, austera, sento pronunciare le parole “la corte rigetta i ricorsi”…
E il tempo improvvisamente si ferma, si accartoccia, si comprime. Penso a mia mamma, a me bambino. Dopo 43 anni la giustizia è arrivata. La strage di Piazza della Loggia ha dei responsabili, nomi e cognomi, la verità giudiziaria si è allineata alla verità storica. È un giorno bello per la democrazia italiana, è un giorno di riscatto per le nostre istituzioni. Mi allontano dal palazzo, cammino lentamente nella notte fresca di Roma, in questo tempo sospeso, pensando a mia mamma, a mio papà, ai miei fratelli, alla nostra famiglia”. Queste sono le parole che Alfredo Bazoli, figlio di Giulietta Banzi Bazoli, ha scritto a caldo sul suo profilo Facebook pochi minuti dopo che i giudici con l’ermellino hanno pronunciato la sentenza di condanna definitiva di Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte per la strage di piazza Loggia.
Manlio Milani, invece, quel maledetto 28 maggio di 43 anni fa perse la moglie Lidia Bottardi e molti amici. La sua ricerca della verità non si è mai fermata, sfociata nel lavoro fatto con Casa della Memoria. Raggiunto ieri sera al telefono pochi minuti dopo la sentenza ha detto: “Sono conteno ma non riesco a parlare, l’emozione è troppa – riporta il Giornale di Brescia -. C’è ancora molto da svelare ma oggi sappiamo un po’ di più: uomini dello Stato hanno sconfitto altri uomini dello Stato”.
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