Manchester, Beccalossi attacca: a Brescia 17 moschee critiche
I tecnici di Regione Lombardia hanno completato l’analisi delle 707 risposte dei sindaci che, su base volontaria, hanno risposto alla richiesta di monitoraggio sui luoghi di culto fortemente voluta dal presidente Maroni. E oggi, in quella che è la ‘Giornata nazionale della legalità’, abbiamo inviato, ai Comuni che hanno segnalato particolari criticità di carattere urbanistico connesse alla presenza di moschee e centri culturali islamici, una lettera in cui spieghiamo in che modo può essere applicata la legge regionale sui luoghi di culto. Purtroppo, tutto ciò accade in un momento in cui ci troviamo a piangere decine di vittime innocenti uccise dalla furia islamista che sempre più mette a rischio la nostra quotidianità”.
Lo afferma Viviana Beccalossi, assessore regionale all’Urbanistica, Territorio e Città metropolitana, delegata dal presidente Maroni a porre in essere tutte le azioni utili a contrastare il radicalismo islamico, annunciando l’invio, da parte di Regione Lombardia, di 65 lettere ad altrettanti amministrazioni (17 in provincia di Brescia) nelle quali viene indicato specificatamente in che modo applicare la legge regionale per sanare eventuali illegalità riguardanti la presenza di luoghi di culto che non rispettano la normativa vigente in Lombardia.
“Avevamo deciso di procedere oggi alla spedizione – spiega Viviana Beccalossi – per dare anche un senso simbolico alla nostra azione: affermare la legalità, in questo caso urbanistica, nella giornata in cui l’Italia intera celebra la giornata del rispetto delle regole. Leggi che nel nostro Paese sono uguali per tutti. Il destino crudele ha voluto che proprio in queste ore ci trovassimo di fronte all’ennesima strage di matrice islamica”. “Ci auguriamo – prosegue l’assessore Beccalossi – che i sindaci apprezzino il nostro sforzo e valutino con attenzione il contenuto della nostra lettera nella quale si ricorda come, secondo la legge, i cosiddetti centri culturali islamici che, di fatto, svolgono abitualmente attività di culto, siano equiparati alle moschee. Ancora una volta va ricordato che la Regione non ha alcun potere sanzionatorio, nel senso che la contestazione di eventuali irregolarità sono in carico e possono essere quindi sanzionate dai Comuni”.
“Voglio ricordare conclude Viviana Beccalossi che tra gli obiettivi della mappatura vi è la possibilità di fornire uno strumento utile alle Forze dellOrdine, che a hanno già chiesto e ricevuto la nostra mappatura, affinché possano monitorare e vigilare in maniera sempre più capillare il territorio per la sicurezza dei cittadini lombardi.